Le malattie fungine sono una vera piaga sia nella pratica medica che in quella veterinaria. Spesso sono difficili da identificare e ci sono molti problemi con il trattamento. Una delle patologie classiche (anche se rara) è la malassezia nel gatto. In questo articolo, ti parleremo in dettaglio di questa malattia, delle sue manifestazioni e dei metodi di trattamento.
Malassezia pachydermatis è un tipo di lievito. Nella stragrande maggioranza dei casi, fanno parte della normale microflora della pelle e possono essere trovati in qualsiasi animale. Ma a volte succede qualcosa, dopo di che il lievito innocuo viene bruscamente attivato e causa molti problemi. Di solito questi funghi si trovano nel canale uditivo esterno, si trovano nei seni anali, nella vagina e nel retto. La Malassezia può colpire animali di tutte le razze ed età, anche le differenze di genere non giocano alcun ruolo.
Perché questa microflora può essere attivata? In generale, le cause in questo caso sono simili per tutte le infezioni fungine. Eventuali malattie autoimmuni croniche e, in particolare, ereditarie che portano ad una prolungata diminuzione dello stato immunitario sono classici fattori predisponenti. I gatti che soffrono di qualsiasi, o seborrea, hanno quasi sempre la pelle infiammata e irritata. Forse la migliore "testa di ponte" per i funghi non si trova.
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Sintomi e diagnosi
Il sintomo più comune di Malassezia nei gatti è la calvizie grave. Anche l'acne sul mento, la seborrea improvvisa e la pelle arrossata e infiammata (nella foto) possono indicare un'infezione. Come scoprire esattamente la causa di ciò che sta accadendo, perché questa sintomatologia è tipica di dozzine di altre malattie, spesso non legate affatto ai funghi?
Il modo migliore per identificare con precisione questo tipo di agente patogeno è la microscopia da parte di uno specialista esperto. Per ottenere un campione si utilizza il metodo della raschiatura, del lavaggio, in alcuni casi un pezzo di tessuto interessato può essere semplicemente tagliato dall'orecchio di un animale malato. Se durante la microscopia viene rilevata un'enorme quantità di lievito, la diagnosi può essere considerata confermata. Una tecnica ancora più accurata è la coltivazione dell'agente patogeno su uno speciale mezzo nutritivo. Quindi i sintomi della malassezia nei gatti sono un concetto vago, non dovresti concentrarti solo su di loro quando fai una diagnosi.
Importante! Va tenuto presente che la Malassezia può comunque essere presente sulla cute di un animale sano. Quindi c'è sempre qualche dubbio sul coinvolgimento del lievito nella comparsa dei sintomi. Pertanto, la diagnosi è solitamente confermata dalla risposta del gatto al trattamento.
Terapia
La Malassezia nei gatti può essere trattata in diversi modi. Ma ancora una volta ti avvertiamo che prima di iniziare la terapia è molto importante non solo identificare l'agente patogeno, ma anche assicurarsi che sia stato lui a causare la malattia. Se il trattamento per lungo tempo non dà alcun effetto positivo, è necessario eseguire un esame completo dell'animale per identificare la vera causa alla radice della patologia.
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Per creare un ambiente inadatto alla vita del fungo, è necessario rimuovere il grasso in eccesso dalla pelle del gatto. Per questo, è possibile utilizzare sia shampoo appositamente progettati che prodotti più familiari. Una soluzione all'1% di clorexidina si è dimostrata efficace. Nei casi più gravi, la concentrazione può essere aumentata. Vengono utilizzati anche prodotti contenenti perossido di benzoile e zolfo.
Queste sostanze non solo creano un ambiente sfavorevole per i funghi, ma sgrassano anche la pelle, cosa particolarmente utile nella seborrea secondaria. Va ricordato che quando ci si prende cura di un animale è utile utilizzare prodotti contenenti ketoconazolo per l'igiene personale. Certo, la malassezia non è stata identificata nell'uomo, ma il fungo patogeno provoca molto spesso gravi allergie, note anche come "licheni cosmetici". Inoltre, questi funghi possono interrompere la naturale risposta del pH della pelle umana, che può anche portare a varie spiacevoli conseguenze.
Per il trattamento di casi localizzati della malattia, gli unguenti antimicotici vengono utilizzati almeno due volte al giorno per diverse settimane. Se la cute del gatto è affetta da funghi in misura superiore al 20-30%, o se il micelio localizzato è resistente al trattamento, si prescrive ketoconazolo orale, fluconazolo o itracosolo. Tutti questi fondi dovrebbero essere utilizzati per diverse settimane, fino alla completa scomparsa dei segni clinici della malattia. Di solito si osserva una reazione dopo 1-2 settimane di trattamento, ma la terapia deve continuare per altre 3-5 settimane.
Importante! Questi antimicotici sono altamente efficaci, ma a causa dei loro effetti collaterali potenzialmente pericolosi e della loro tossicità, dovrebbero essere usati solo sotto la supervisione di un veterinario competente.